In memoria di Giuliano Taccola

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In memoria di Giuliano Taccola

Per restare vicini alla famiglia, la signora Marzia Nannipieri e la figlia
Giuliana. Per non dimenticare uno che i colori giallorossi li ha onorati. Perché la sua storia – tra luci
e ombre dovute a quel tragico epilogo poco prima della partita di Cagliari il 16 marzo 1969 – non
sia dimenticata e sia conosciuta anche da chi non lo ha visto giocare.

E’ a Giuliano Taccola che
i Roma Club della Toscana hanno dedicato una mattinata, sabato 18 novembre, a Uliveto Terme,
nel comune di Vicopisano, in provincia di Pisa. Lì dove Giuliano era nato nel 1943, dove oggi è
sepolto e dove un campo sportivo porta il suo nome. A partecipare al ricordo di Giuliano Taccola,
assieme alla vedova signora Marzia e alla figlia Giuliana, i Roma Club Airc 1971 della Versilia, di
Lucca, Città di Pistoia e San Romano.

Un piccolo gruppo giallorosso che ha reso omaggio al
campione scomparso proprio nella Cappella che ospita i suoi resti, nel piccolo cimitero del paese.
Nato ad Uliveto Terme il 28 giugno 1943, Giuliano Taccola nasce in una famiglia povera. Figlio di
un venditore ambulante, inizia a giocare a calcio con le Giovanili dell’Uliveto, compagine pisana in
cui si distingue nel campionato 1957-58 e 1958-59: viene notato dagli osservatori del Genoa.

Nel
1962-63 inizia la sua carriera da professionista, prima all’Alessandria, che milita in Serie B, e con
cui segna i primi due gol della sua carriera Poi al Valese, Entella, Savona, Genoa e finalmente
alla Roma Lo sbarco nella capitale è nell’estate 1967 e l’impatto è di quelli che non si dimentica:
al suo esordio, il 24 settembre 1967, è l’autore del gol dell’1-1 a San Siro contro l’Inter. Due anni
dopo, nel ’69, un fatale malore e negli spogliatoi dell’Amsicora di Cagliari, poco prima che la
sua Roma scenda in campo: la corsa inutile in ospedale. Nonostante i soccorsi, quando
l’ambulanza arriva all’ospedale Taccola già ha smesso di combattere. I dubbi sulle responsabilità
di quel malore restano ancora oggi, in parte, avvolte nel mistero. Alla famiglia, oltre al dolore, resta
il rimpianto di non aver mai avuto, a loro avviso, il giusto riconoscimento per quello
che Taccola fece per la società capitolina. Solo nel 2018 la Roma inserisce Giuliano Taccola nella
Hall of Fame, un gesto che non basta alla famiglia Taccola per guarire una ferita ormai aperta da
troppo tempo. Un dolore che i tifosi giallorossi che vivono in Toscana hanno cercato di rendere
meno duro, portando solidarietà e vicinanza.

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